CARLO V E IL SUO INTRECCIO FAMIGLIARE di Lucia Laurenzana
L’impero di Carlo V fu costituito da una doppia eredità quella materna e quella paterna. Sua madre era Giovanna d’Aragona detta “la Pazza”,figlia a sua volta di Isabella regina di Castiglia e di Ferdinando sovrano della regione dell’Aragona,suo padre era Filippo d’Asburgo detto “il Bello” erede della corona imperiale di Germania,figlio a sua volta dell’imperatore Massimiliano I d’Asburgo e di Maria di Borgogna che aveva portato in dote le Fiandre.
L‘impero era composto dalla Spagna,unificatasi nel 1469 con il matrimonio tra il sovrano d’Aragona e la regina di Castiglia, il regno di Napoli,compresa la Sicilia e la Sardegna, le Colonie oltre oceano,l’impero di Germania e le Fiandre. Il suo è considerato l’impero più vasto della storia tanto da essere conosciuto come quello su cui non tramontava mai il sole perché quando in Europa era notte nei possedimenti oltre oceano era giorno e viceversa.
Carlo V d’Asburgo nacque a Gand nel 1500.
Trascorse i primi anni della sua vita presso la zia Margherita D’Austria che si preoccupò di curare la sua educazione e la sua formazione culturale scegliendo ottimi insegnanti.
Nel 1516 dopo la morte di Ferdinando d’Aragona gli successe il nipote Carlo V che ereditò tutti i domini spagnoli comprese le colonie.
Nel 1519 morì anche Massimiliano I d’Austria gli successe il nipote Carlo V che aggiunse ai possedimenti spagnoli anche quelli imperiali e le Fiandre.
Il 23 ottobre 1520 venne incoronato imperatore ad Aquisgrana mediante i voti che aveva ottenuto dai principi fiamminghi ,gli occorrevano i voti dei principi poiché l’impero tedesco era ancora una monarchia elettiva.
Il re di Francia Francesco I aveva proposto la sua candidatura al trono imperiale con scarso successo e reagì alla supremazia di Carlo V muovendogli guerra..
Francesco I nel 1521 scese in Italia per conquistare il ducato di Milano,che era stato già conquistato in precedenza da Luigi XII di Francia. Da quel anno cominciò una lunghissima guerra tra le due potenze più importanti d’Europa che si sarebbe conclusa soltanto nel 1559 con la pace di Cateau-Cambresis che verrà stipulata dai loro rispettivi eredi.
L’impero di Carlo V era talmente vasto che anche se il sovrano cercava di essere presente in tutti i suoi territori viaggiando di continuo ma non vi riuscì e fu costretto a nominare dei viceré.
Il suo impero,proprio a causa delle sue dimensioni, non era una nazione unita e compatta,i suoi territori erano quasi semi-autonomi al contrario della Francia che era diventata una nazione solida e compatta. Alcuni dei territori governati da Carlo V durante questa lunghissima guerra si schierarono in favore di Francesco I re di Francia.
Francesco I morì nel 1547 gli successe il figlio Enrico II che continuò la sua politica anti-asburgica.
Carlo V abdicò dividendo il suo impero tra suo figlio Filippo II e suo fratello Ferdinando I. A Filippo II affidò nel la Spagna e le colonie (1545),le Fiandre (1555) ed il ducato di Milano (1554),ed a Ferdinando I la corona imperiale degli Asburgo (1556).
La guerra tra la Francia e la Spagna proseguì avendo come contendenti i rispettivi eredi dei due sovrani.
Carlo V si ritirò presso il Monastero di S.Jeronimo de Yuste nel 1558 dove rimase fino alla sua morte,pur continuando ad intervenire attivamente nei problemi della Spagna
giovedì 27 marzo 2008
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3 commenti:
Volevo integrare questo blog con alcune notizie riguardo l'elezione di Carlo V. A quella importante carica aveva aspirato vanamente anche Francesco I re di Francia, il quale, dopo l'elezione di Carlo, si eresse a rivale del giovane monarca, cercando alleati in nome di un buon equilibrio europeo. Interessanti le modalità con le quali si era svolta la scelta di Carlo. I principi elettori tedeschi erano molto perplessi, perchè sia Francesco I che Carlo V erano considerati stranieri, Francesco perchè francese, Carlo in quanto burgundo di nascita e di educazione, quindi straniero. Uno dei principi elettori, Federico di Sassonia, fu molto convincente nel perorare la causa di Carlo, che alla fine fu il candidato scelto dagli elettori come futuro imperatore. Carlo sembra che fosse preoccupato solo del potere e della gloria del suo Casato, deciso anche a corrompere i vari principi, pur di essere eletto.Gli elettori si lasciarono corrompere da somme enormi, garantite per lo più dal banchiere Jacob Fugger, ma in parte anche dall'arcivescovo di Magonza , Albrecht di Brandeburgo, il quale aveva organizzato un vasto traffico di indulgenze, raccogliendo notevoli somme di denaro, che in parte servì per corrompere gli elettori, un'altra parte andò alla Curia di Roma, per ottenere del papa Leone X una irregolare concessione di riunire tre grandi vescovadi nelle sue mani. Se tutto questo è vero, tutta l'elezione di Carlo fu una grande "tangentopoli",(come si suol dire "non c'è niente di nuovo sotto il sole!!") che lo coinvolgeva insieme agli elettori, in particolare a Federico di Sassonia, alla curia romana, ai vari arcivescovi, in particolare quello di Magonza e probabilmente anche al papa Leone X, il quale non poteva non essere al corrente della situazione. L'aggravante per Carlo V consisteva nel considerarsi difensore della fede e protettore della Chiesa, per diritto divino, e di aver favorito con il suo comportamento Martin Lutero, dandogli lo spunto e la possibilità di organizzare quella riforma protestante, che poi lui e gli altri Asburgo avrebbero duramente combattuta.
Vi sembra una tesi estrema? A voi la parola!
Valentina
Carissima, anzitutto un grazie per aver visitato il nostro blog che come giustamente ci hai fatto notare avrebbe bisogno di integrazioni. L'episodio che tu ci ricordavi (il vero e proprio acquisto del titolo da parte di Carlo) è senza dubbio fondamentale perché studenti di storia se ne dimentichino e provvederemo al completamento il prima possibile. Per quanto riguarda la tua tesi non mi trovi però completamente d'accordo. Con la Bolla d'Oro del 1356 il Sacro Romano Impero prende le distanze dalla Chiesa di Roma in termini di elezione imperiale perché non si tratta più di una presunta elezione per volere divino quanto una vera e propria votazione dei più autorevoli esponenti dell'Impero senza più alcun bisogno di conferma papale. Che Carlo Quinto abbia effettivamente comprato il suo titolo è vero, ma non credere che Francesco I di Francia non abbia cercato di fare altrettanto: è stato solo meno convincente. Quindi non credo sia opportuno dire che solo Carlo fosse interessato alla gloria del proprio casato: era in buona compagnia. Detto questo dichiarare Carlo difensore della Chiesa per diritto divino non è corretto proprio per quelle giustificazioni che ti ho espresso sopra. Sarebbe meglio dire che lo è stato per interessi economici e politici:non poteva permettersi di fare a meno dell'appoggio della Chiesa . Ed è per la medesima ragione che si opporrà alla riforma protestante. Questa è la mia idea in proposito comunque aspetto una tua replica per dibattere ancora su questo tema. Grazie per averci scritto.
Carissimi, alcune precisazioni: 1)non mi sembra di avere scritto che SOLO Carlo fosse interessato alla gloria del suo Casato;2) sottointese le ragioni che lo spingono ad allearsi con la Chiesa, io non nego le implicazioni di ordine politico ed economico di tutto ciò, e non mi pare di averlo scritto!3) poi credo sia stato egli stesso a dichiararsi difensore della Chiesa per diritto divino...Il giudizio storiografico in merito a ciò lo lascio ad altri!!
Valentina
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